giacomo lo voi csot
16 Mag 2018

Osteopatia e formazione: le tappe future. Lettera del Direttore CSOT

Cari studenti e colleghi osteopati,

A dicembre scorso, una pagina è stata voltata nel panorama dell’Osteopatia italiana. Con l’approvazione del disegno di legge Lorenzin (3/2018), l’Osteopatia è stata individuata come professione sanitaria.

Cosa significa? Che abbiamo fatto un salto di qualità. Le collaborazioni interdisciplinari nella Sanità saranno più facili, diventerà più semplice l’inserimento nella ricerca scientifica e, soprattutto, sarà più agevole l’inclusione degli osteopati nelle strutture sanitarie.

Come membro del direttivo dell’AISO (Associazione Italiana Scuole di Osteopatia), realtà che riunisce attualmente 21 scuole di Osteopatia, posso dire di essere costantemente aggiornato su tutti i passaggi intrapresi e su quelli ancora da intraprendere. Resta altro da fare per ottenere un pieno riconoscimento, ma la direzione è definitivamente tracciata. Cosa accadrà adesso?

I responsabili del ministero della Salute sono a lavoro per formulare una proposta di profilo professionale da sottoporre alla categoria degli osteopati, che sarà poi formalizzata, una volta sentito il parere della Conferenza Stato-Regioni e del Consiglio Superiore di Sanità.

A questo punto il ministero dell’Istruzione (MIUR) e il Consiglio universitario nazionale (CUN) definiranno il nuovo percorso formativo per conseguire il titolo professionale, così come i criteri per le equipollenze per consentire agli attuali osteopati di proseguire nell’esercizio della professione.

Negli incontri con i rappresentanti del R.O.I. e dell’A.I.S.O., tesi a tutelare gli studenti e gli osteopati, i funzionari del ministero hanno rassicurato sul loro impegno teso a evitare, nel futuro, ogni scarto tra il pregresso e il periodo in cui l’Osteopatia approderà nelle aule universitarie.

Fin qui, è la normale procedura prevista dall’ordinamento vigente, ma cosa cambia in concreto?

Per il momento nulla cambierà e continueremo a provvedere alla formazione, mentre agli studenti sarà assicurata la possibilità di maturare i requisiti richiesti per l’equipollenza tra il proprio titolo e quello universitario che verrà.

Non cambiano neanche le condizioni di accesso. Diplomati e laureati in materie sanitarie potranno iscriversi ai diversi ordinamenti di studi a loro specificamente destinati – “T1”, per chi sia in possesso del diploma di scuola superiore o di una laurea estranea all’ambito sanitario, “T2”, per coloro che abbiano già conseguito un titolo accademico nel campo della salute.

Inoltre, il CSOT ha già adeguato l’offerta formativa per il 2018-2019, sulle cui novità potete documentarvi cliccando qui.

Il Centro Studi di Osteopatia Tradizionale è orgogliosamente una Scuola dal 1998 e, come negli ultimi vent’anni, continuerà a portare alla loro meta i suoi studenti.

Un caro saluto,

Giacomo Lo Voi

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