Tar respinge il ricorso contro il riconoscimento del profilo professionale, AISO: “Felici di aver contribuito al risultato”
Il T.A.R. del Lazio, con sentenza n. 12312 del 21 luglio 2023, ha respinto, dichiarandolo inammissibile, il ricorso dei fisioterapisti che chiedeva l’annullamento del profilo professionale degli osteopati, contenuto nel D.P.R. 7 luglio 2021, n. 131. L’iter per completare la regolamentazione della professione sanitaria dell’osteopata potrà quindi essere portato a compimento.
Le scuole AISO, tramite la scuola AEMO, assistita dal prof. avv. Tommaso Paparo, hanno potuto sottolineare la correttezza del lavoro attuativo della Legge Lorenzin compiuta dai Ministeri e dalle Istituzione, facendo sistema e concorrendo a questa vittoria verso la “istituzionalizzazione accademica” della professione.
Il T.A.R. ha dichiarato che “La declaratoria dell’ambito di attività e delle funzioni caratterizzanti la professione dell’osteopata rappresenta dunque il prodotto di un’istruttoria approfondita e completa, nonché di una valutazione complessiva e accurata – affidata ai massimi organismi ed enti competenti in materia sanitaria e di istruzione – dei diversi interessi coinvolti e dei dati tecnico-scientifici rilevanti, volti ad assicurare il rispetto dei surrichiamati principi, specie in relazione alle competenze dei fisioterapisti (si è detto, infatti, che il CSS, proprio a tutela dell’integrità di queste ultime, nell’espressione del proprio parere del giorno 8 ottobre 2019 ha ritenuto di dover limitare le competenze riferite all’apparato muscolo-scheletrico della neoistituta professione sanitaria all’area “Prevenzione”, con esclusione dall’Area “Riabilitativa”).”
AISO è felice di aver contribuito ad ottenere questo importante risultato insieme a tutti gli stakeholders del settore.